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Credito di Imposta 4.0

BBC, insieme ai propri Partner, si affianca alle PMI per affrontare e rimanere aggiornati su queste tematiche molto tecniche ed in continua evoluzione, fornendo tutta la consulenza necessaria:

1 - Il nuovo Patent Box

2 - Credito d’imposta Attività di R&S

3 - Credito d’imposta da Innovazione Tecnologica

4 - Credito d’imposta da Formazione 4.0

5 - Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi

Il Nuovo Patent Box

La misura è in favore di tutti soggetti titolari di reddito d’impresa nonché le imprese non residenti nel territorio dello Stato aventi in Italia una stabile organizzazione.

Rientrano nella base di calcolo, a seguito delle modifiche aventi ad oggetto l’art. 6 comma 3, della L. 215/2021 i costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetti da copyright, brevetti per invenzione industriale, disegni e modelli di utilità che siano utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa.

Sono esclusi dall’agevolazione Patent box: i marchi d’impresa ed il know-how (inteso come processi, formule e informazioni relative a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili).

I soggetti che eserciteranno il diritto d’opzione avranno una maggiorazione dei costi di R&S del 110% (c.d. “super deduzione”), valevole ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

Inoltre le attività agevolabili possono essere svolte anche mediante contratti di ricerca stipulati con società diverse da quelle appartenenti al medesimo gruppo nonché con Università o enti di ricerca.

Credito d’imposta Attività di R&S

Il Credito d’Imposta per Attività di Ricerca e Sviluppo si rivolge a tutte le imprese che effettuino le seguenti tre tipologie di ricerca:

  • ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici finalizzati principalmente all’acquisizione di nuove conoscenze in campo scientifico o tecnologico, attraverso l’analisi delle proprietà e delle strutture dei fenomeni fisici e naturali;

  • ricerca industriale: lavori originali intrapresi al fine di individuare le possibili utilizzazioni o applicazioni delle nuove conoscenze derivanti da un’attività di ricerca fondamentale o al fine di trovare nuove soluzioni per il raggiungimento di uno scopo o un obiettivo pratico predeterminato;

 

  • sviluppo sperimentale: lavori sistematici, basati sulle conoscenze esistenti ottenute dalla ricerca o dall’esperienza pratica, svolti allo scopo di acquisire ulteriori conoscenze e raccogliere le informazioni tecniche necessarie in funzione della realizzazione di nuovi prodotti o nuovi processi di produzione o in funzione del miglioramento significativo di prodotti o processi già esistenti. Modifiche che devono avere il carattere della novità e non siano il risultato di un semplice utilizzo dello stato dell’arte nel settore o dominio di riferimento.

Il credito d’imposta è pari al 20% ( sul consuntivo 2022 ) delle spese sostenute, nel limite massimo di 4 milioni di euro per la Ricerca e sviluppo.

Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione in 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione:

Per le attività di Ricerca e Sviluppo svolte da imprese operanti nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) la misura del credito d’imposta è del:

  • 25% per le grandi imprese

  • 35% per le medie imprese

  • 45% per le piccole imprese

Entro il 2023 potranno essere recuperati i progetti di Ricerca e Sviluppo effettuati negli anni 2017-2018-2019-2020-2021, applicando aliquote più vantaggiose, fino al 50%, a secondo del periodo d’imposta.

Credito d’imposta da Innovazione Tecnologica

Il credito d’imposta si rivolge a tutte le imprese che realizzino attività di innovazione tecnologica.

Le attività devono essere finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, nel senso che si differenziano, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’Impresa, sul piano delle caratteristiche tecnologiche o delle prestazioni o della ecocompatibilità o dell’ergonomia o per altri elementi rilevanti. Non sono invece attività innovative quelle routine finalizzate al miglioramento dei prodotti.

Il credito è pari al 10% (sul consuntivo 2022) dei costi sostenuti fino a 1,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta è pari al 15% (sul consuntivo 2022) dei costi sostenuti, nel limite massimo di 2 milioni di euro, per le attività d’innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

Il credito d’imposta è pari al 10% (sul consuntivo 2022) dei costi sostenuti, nel limite massimo di 2 milioni di euro, per le attività di design ed ideazione estetica (comma 202).

Possono essere recuperati i progetti di Innovazione effettuati negli anni 2020-2021.

Credito d’imposta da Formazione 4.0

Si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che investono in attività di formazione per acquisire o consolidare le tematiche relative alle tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale “Impresa 4.0”.

Di seguito le tipologie di imprese maggiormente interessate:

  • big data e analisi dei dati;

  • cloud e fog computing;

  • cyber security;

  • simulazione e sistemi cyber-fisici;

  • prototipazione rapida;

  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);

  • robotica avanzata e collaborativa;

  • interfaccia uomo macchina;

  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);

  • internet delle cose e delle macchine;

  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Si considerano ammissibili bonus Formazione 4.0 i costi relativi al personale dipendente impegnato come discente nelle attività di formazione limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o giornate formative.

Si considerano, inoltre, ammissibili le spese relative al personale dipendente, ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali previsti dall’allegato A della L. 205/2017 (vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione) che partecipi in veste di docente o tutor.

Misura del credito: 40% (sul consuntivo 2022) per le piccole e micro imprese, 35% per le medie imprese e 30% per le grandi imprese. Limite annuo di spesa: 300.00 € per le micro e piccole imprese, 250.000 € per le medie e grandi imprese.

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi

Il Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali si rivolge a tutte le imprese che effettuano investimenti in nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. Per tali investimenti è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:

le aliquote 2022 (si attende Dlg.s. di conferma anche per il 2023):

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.

  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamenteammissibili pari a 10 milioni di euro.

  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

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